DESTRA UNIVERSITARIA
L’INTERVENTO: DESTRA UNIVERSITARIA RISPONDE AL RETTORE MILANESI SULLE FOIBE
Egregio Direttore, il Rettore dell’Università degli Studi di Padova Vincenzo Milanesi, intervenendo sulla Giornata del Ricordo, ha dato prova di grave parzialità e ‘partigianeria’.
Se il Magnifico si fosse preoccupato di analizzare obiettivamente quanto accaduto in città, avrebbe dovuto riconoscere come la manifestazione indetta da noi universitari e da Forza Nuova sia stata pacifica, ordinata, rispettosa come deve essere la commemorazione di una tragedia.
Non possiamo dire altrettanto, e ci dispiace, dell’estrema sinistra, che nemmeno dinnanzi al dramma delle Foibe ha dimostrato un minimo di rispetto: hanno cercato, invano, di provocare, di gettare scompiglio, di lordare il Giorno del Ricordo.
E questo la dice lunga sulla credibilità politica di tutta la sinistra ancora troppo incline a mascherare la Verità storica.
E’ ancora più preoccupante il comportamento del Rettore. Un Rettore che dovrebbe avere il pudore di rassegnare le dimissioni dopo aver infangato il blasone d’Ateneo facendo assumere il proprio figliolo senza concorso alcuno come da peggiore ‘parentopoli’. Ha avuto la faccia tosta di stigmatizzare la nostra composta presenza come una“profanazione” dell’Ateneo. Si è –nei fatti – omologato alla teoria dei centri sociali per cui l’Università non è uno spazio libero, aperto allo scambio d’idee, ma una cattedrale ideologica della sinistra oltranzista ed antidemocratica.
E’ davvero un peccato che Milanesi non sia stato presente per verificare come la nostra unica profanazione sia consistita nel depositare un mazzo di fiori in ricordo di Norma Cossetto.
Le sue parole sono ridicole quanto offensive. Gli oltre 50 militanti di Destra Universitaria presenti, sono studenti dell’Università che pagano regolarmente le rate. Forse a noi studenti di Destra non dovrebbe essere concesso il diritto di ricordare una studentessa trucidata dall’odio comunista?
Milanesi con le sue parole, anziché dare un segnale di equilibrio, ribadisce il suo orientamento ideologico caratterizzato da profonda ignoranza ed intolleranza.
Milanesi si è vantato di non averci lasciato entrare al Bo’: ma di quale vittoria parla? Non si capisce, dato che nemmeno avevamo fatto richiesta di entrare nel cortile universitario. Noi, all’Università, nel cortile del Bo’, ci entriamo tutti i giorni essendo prima di tutto studenti.
L’unico dal comportamento incivile, ci sembra proprio il Rettore: ha dichiarato che porterà in Senato Accademico la richiesta di cancellare il nome di Norma Cossetto dalla lapide dell’”Atrio degli Eroi”( la Cossetto figura con una operazione di falsificazione storica tra le vittime del nazifascismo) ma che non esprimerà il suo voto favorevole a togliere quel nome.
Un colpo al cerchio ed uno alla botte, per un magnifico Rettore che si comporta come un ignavo dantesco e nemmeno dinnanzi all’incontrovertibile evidenza dei fatti accetta la comprovata Verità storica che Norma Cossetto sia stata chiaramente una vittima dell’odio comunista. L’Università di Padova ha potuto vantare tra i suoi Rettori Concetto Marchesi, tra i fondatori del partito comunista italiano, uomo di immenso spessore culturale e politico, il quale ha insignito a Norma Cossetto la laurea ad honorem dell’Università degli studi di Padova. Un uomo di sinistra che non ha temuto di render giustizia alla verità pur quando la stessa era scomoda per la parte che egli rappresentava.
Concetto Marchesi e Vincenzo Milanesi:entrambi Rettori, ma con un enorme differenza di spessore, coerenza e qualità. Il primo è entrato nella storia per la trasparenza delle idee, il secondo per un vergognoso caso di malversazione.
Anna Lami
Destra Universitaria
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